Pescatori di storie o meglio la tua storia è come un pesce
Foto: infografica tratta da Wonderbook di Vandermeer
Non ho mai pensato a uno scrittore come a uno scienziato pazzo.
Mai finché ho preso in mano Wonderbook: The Guide to Creating Imaginative Fiction (Harry N Abrams, 2013) di Jeff Vandermeer.
Un meraviglioso manuale che utilizza le infografiche in modo surreale e stimolante per riassumere, organizzare e spiegare i meccanismi della scrittura creativa (tanti spunti e materiali extra sono disponibili anche su wonderbooknow.com).
Secondo Vandermeer, l'immaginazione è infinita, un motore invisibile che guida la migliore fiction.
Ma da sola non basta. Ogni storia, per funzionare, ha bisogno anche di altro.
Quindi Vandermeer pone una domanda interessante.
Tu cosa fai per sognare bene?
L'autore spiega come l'immaginazione debba essere supportata da componenti essenziali, indissolubilmente legate le une alle altre, per far sì che la narrativa risulti naturale e non macchinosa.
Anzi, che assomigli proprio a una creatura vivente.
E per fare questo, per spiegare come tenere tra le mani una storia ben congegnata, paragona la scrittura a un pesce.
Sì, proprio così.
La tua storia è un pesce, dice Vandermeer.
Perché, in uno sviluppo di ciceroniana memoria con inizio-centro-fine, deve tener conto delle parti fondamentali del suo essere per catturare il lettore: l'amo che conduce al prologo e da lì alla prima scena, al contesto, alle complicazioni, alla sotto-trama, tutto alla luce di un punto di vista preciso.
Solo così la storia potrà nuotare serena in acque limpide.
Il senso di Wonderbook è ben spiegato in questo video...
Questa divertente struttura a "pesce" può in un certo senso essere completata grazie anche al punto di vista del famoso scrittore George Martin che, sempre tra le pagine di Wonderbook (la guida di Vandermeer raccoglie anche i suggerimenti di famosi narratori contemporanei), divide i narratori in Architetti e Giardinieri.
L’Architetto fa progetti ancora prima di piantare il primo chiodo, progetta tutto l'edificio, stabilisce a priori dove passeranno i tubi, quante stanze ci saranno e quanto sarà alto il tetto.
Il Giardiniere invece scava un buco e pianta un seme, lo innaffia e aspetta di vedere cosa succederà. Non lascia tutto al caso: il giardiniere sa quello che sta facendo, anche quando arriva un'ispirazione a sorpresa.
E, se Martin rivela di essere “decisamente un Giardiniere”, tu che scrittore sei?
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